- Buonasera zia Grazietta.
- Buonasera. Chini sesi? (chi sei ?)
- Mamma, è su dottori. Dottor Barbarossa - risponde velocemente la figlia.
-
Ah, Don Ferdinando. Sieda qui che preghiamo.
-
Si - rispondo per non deluderla.
- Allora: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Padre nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome…
E così via, insieme a lei recito
il Padre Nostro e un Avemaria. Non che mi faccia male, miscredente come sono.
Non vedente e con l’udito che
comincia a non farla sentire, zia Grazietta, appena compiuti 100 anni, è seduta
su una poltrona in una cucina candida, con due figlie che le fanno compagnia e
l’accudiscono in ogni cosa.
Dopo la preghiera e un paio di
brebus antigus (parole magiche antiche, sarde, capaci di guarire malattie o preservare gli uomini da malefici e dalla
presenza del Diavolo) recitati da zia
Grazietta con lucidità mentale inimmaginabile, mi faccio riconoscere.
-
Zia Grazietta. Sono il dottore!
-
Dottor Barbarossa?
Mi prende le mani e, con lo sguardo
perso nel vuoto, mi risponde:
- Dottore, sieda
qui, vicino a me. Sono contenta che sia venuto a trovarmi.
-
Sono contento anche io di rivederla.
-
Mangi un gelato. Lo vuole?
-
Si. Grazie. Volentieri.
E mentre mangio il gelato,
cortesemente offertomi dalle figlie, zia Grazietta mi racconta cose di altri
tempi. E’ un fiume in piena. Lucida, cortese, non perde mai il filo del
discorso. Quanto c’è da imparare ad ascoltare la saggezza e la bontà in
persona. Ogni qualvolta cerco di salutarla per continuare le mie visite
domiciliari, mi stringe le braccia e mi trattiene con una forza insospettabile.
- Mamma.
Il dottore deve andare.
- Ah si. Va bene. Torni presto, dottor Barbarossa. Venga a trovarmi.
Mi fa piacere.
- Certo,
zia Grazietta. Tornerò a trovarla al più presto.
E dopo aver salutato mi accingo
ad uscire e con la coda dell’occhio vedo zia Grazietta che abbassa la testa e
in silenzio piange con le lacrime che le scendono sulle ancora giovani guance.
Dentro di me piango anch’io,
esattamente come sto facendo in questo momento.
Storie meravigliose di vita
vissuta.
Fabio Barbarossa
Medico di campagna.