E
chi l’avrebbe mai detto. A furia di minacciarci, di uomini neri ne sono
arrivati a migliaia e probabilmente, tra poco, a milioni. Da piccoli, quando
ancora la ragione era razionale e libera da ogni condizionamento, soprattutto
politico, venivamo minacciati con lo spauracchio dell’Uomo Nero. E chi mai sarà costui e che cosa mi dovrebbe fare, e
perchè? Intanto il tempo passava e di uomini neri non se ne vedevano. Avranno
altro da fare, pensavo. Nei primi anni della mia vita verificavo con molta
attenzione il colore della pelle delle persone e non appena vedevo qualcuno più
scuro degli altri cominciavo ad allarmarmi. Finalmente, dopo tanti anni e
diverse minacce cadute nel vuoto, mi sono reso conto che l’uomo nero poi non
esisteva. Anzi, esisteva, ma si faceva gli affari suoi, più o meno come quello
giallo, verde, rosso e arcobaleno.
E
così sono cresciuto diventando a mia volta oggetto di paura o spauracchio per
tanti altri bambini come lo sono stato io. “Se non fai da bravo, ti porto dal
Dottore”. Non solo: “se non fai da bravo ti porto dal dottore che ti fa la
puntura”. Come Dottore ho passato la mia vita professionale a tranquillizzare i
piccoli pazientini, che spesso cominciavano ad urlare in vicinanza del mio
studio. Ci sono voluti anni e diverse generazioni per far capire ai piccoli che
ad andare da “Barbarossa” non solo non c’era pericolo, ma si potevano rimediare
penne e quaderni generosamente offerti dalle case farmaceutiche. Però da grande
ho finalmente capito che tutto sommato la minaccia era reale e che in
definitiva in questa c’erano delle basi ancestrali che avevano marchiato in
modo indelebile il nostro codice genetico. La paura dell’uomo nero non era poi
così infondata, come non è infondata la paura del medico. Provate ad andare,
chiaramente per necessità, in ciò che ancora oggi ci ostiniamo a definire Pronto
Soccorso, i cui parcheggi sono gestiti da neri minacciosi. Altro che uomo nero
o Dottore che ti fa la puntura. Per questo, senza generalizzare o creare panico
per nostri figli, la minaccia esiste solo se noi, adulti raziocinanti, non saremo
in grado di proteggerli da qualunque cosa possa ledere la loro libertà e
sicurezza, magari aggiungendo all’Uomo Nero anche il notificatore di Equitalia (a Cagliari su Bugginu) o il messo di
Abbanoa, o ancora peggio, il Postino
di Poste Italiane che ormai si trova, suo malgrado, a dover recapitare solo
messaggi di orrore e sventura, per capirci bollette e quant’altro.
Cagliari, 17 agosto 2016
Fabio Barbarossa