Tempo fa nella nostra bella Italia
bastava affacciarsi alla finestra, o fare una passeggiata in un parco, per
godere dello spettacolo della natura e di questa sentirne aromi e profumi.
L'inquinamento era prerogativa eccezionale solo di certe zone ed era legato
all'incuria dell'uomo, non certo per colpa della natura. Sempre più spesso
l'eccezione sta diventando la regola e può capitare che anche cittÃ
metropolitane come Cagliari e dintorni
siano quotidianamente sotto assedio ambientale a causa di incendi dolosi
reiterati o da parte di industrie confinanti che prediligono il lucro piuttosto
che la salute e il benessere popolare. È di questi giorni l'incendio di una
discarica a cielo aperto della zona di Molentagius a Quartu Sant'Elena, come
sono di questi giorni gli incendi nei vari campi nomadi finalizzati al recupero
e vendita di metalli dalla combustione di pneumatici e plastiche varie. Tutto
ciò ha comportato persino l’ordinanza di
chiusura di alcune scuole e il consiglio alla popolazione di barricarsi
dentro casa per la presenza di elementi tossici nell'aria, soprattutto della
famigerata diossina. Per combattere tutto questo ci sono le autorità preposte
che anche senza mezzi fanno quello che possono. Ma non basta il loro
intervento. Occorre la denuncia pubblica. Occorre la denuncia del singolo, come
ho fatto io i giorni scorsi, chiamando i Carabinieri e i Vigili del Fuoco per
una colonna di fumo nero e tossico che si elevava da un campo nomadi sulla SS
387, ma soprattutto la denuncia della comunità nel suo insieme. Il singolo
cittadino può anche essere neutralizzato con inadempienze politiche e/o
burocratiche, il popolo NO! In ogni momento il popolo può fare ricorso ai suoi
diritti e pretenderne l'osservanza da parte delle autorità di ogni genere e
grado, specialmente quando sono in gioco la salute e la libertà nostra e dei nostri figli. Pertanto, senza
alcuna paura, per i nostri figli, vigiliamo e denunciamo
tutto ciò che non va e potremmo di nuovo sperare in una passeggiata all'aria
aperta, magari tenuti per mano con i nostri figli o nipoti e senza dover per questo rischiare la
nostra vita e quella dei nostri cari.
Fabio Barbarossa.
Pubblicato AD MAIORA MEDIA del 28 settembre 2017