Da ieri ho una fastidiosa laringotracheite con
iperpiressia che mi hanno costretto ad una riduzione delle attività fisiche, ma
non intellettive.
La diagnosi è stata fatta dalla totalità dei miei clienti.
Le
cause sono state attribuite all'aria condizionata per un buon 80%,
all'inquinamento terrestre e alle scie luminose del cielo per il 15%, ai virus
per il 3%, ai batteri per il 2%.
La terapia consigliatami:
- riposo assoluto a letto (dottore, visto che c'è, me la misura la pressione?)
- una cassetta di fichi neri appena colti
- un bicchierino di mirto fatto in casa tre volte al giorno (ich!)
- uno spicchio di pecorino di produzione locale
- una terapia antibiotica
- un antivirale (solo i più esperti)
- la tachipirina
- un decotto di cipolla, menta, aglio e prezzemolo (dottore, mia nonna era guarita così dalla malaria nel 1937).
Come tutti i medici sono restio a fare terapie farmacologiche in quanto conosciamo a memoria i bugiardini (ci sarà pure un motivo per cui si chiamano così)
Pertanto, seguendo il volere popolare, mi curerò con:
- 5 fichi neri tre volte al giorno per 6 giorni
- gargarismi e suffumigi di liquore al mirto prima di andare a letto (ich!).
- un cucchiaio di decotto di cipolla, menta, aglio e prezzemolo solo al bisogno in caso di febbre alta. Ottimo anche per allontanare le zanzare tigre.
- una fetta di pecorino tre volte al giorno per reintegrare la flora batterica.
Il riposo a letto solo quando avrò raggiunto l'età pensionabile.
Un abbraccio a tutti.
Dottor Fabio Barbarossa
Medico di Campagna
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