Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata. Così
scriveva lo storico Tito Livio poco prima della nascita di Cristo. Mai come oggi la storia ha
accorciato i tempi, facendo diventare attuali fatti di oltre 2.000 anni fa. Mentre a
Roma si discute di lana caprina il popolo italiano viene espugnato da
problematiche esistenziali inerenti la disoccupazione, la sanità, la scuola, la
giustizia, la migrazione. Chi governa e' tanto attento alla distribuzione di
seggi e incarichi elettorali che non si accorge che a valle la nazione brucia.
Per questo da loro vengono interpellati i grandi saccenti della sociologia
europea, per capire come mai quando il popolo brucia si lamenta e in certi casi
addirittura grida; per capire come mai quando si e' persa anche l'ultima
speranza ci si arrocca in una posizione di difesa e spesso si abbandona il
campo; per capire come mai alle consultazioni elettorali si presenta meno del
40 % degli aventi diritto. E per questo si scodellano al popolo ormai
anoressico considerazioni ridicole e abominevoli che si arrogano il diritto di
capire ed interpretare, in chiave incomprensibile, ciò che il popolo vorrebbe.
Ma e' cosi semplice. Il Popolo vuole dignità. Dignità di vivere in salute,
nella famiglia, nella società, nel lavoro, negli affetti. Tutto il resto e' superfluo.
Pertanto, se si hanno veramente a cuore le sorti dell'Italia, chi governa si
deve impegnare con i fatti e non solo con le parole, con la demagogia e con
l'arroganza. L'alternativa, come per la città di Sagunto, e' che ci sia sempre
l’Annibale Barca di turno che possa espugnare, come già sta succedendo, la
nostra meravigliosa e unica Nazione.
Nella foto in alto Annibale Barca, condottiero e politico Cartaginese
(Cartagine, 247 a.C. - Lybissa, 183 a.C.)
Pubblicato ne L'Unione Sarda del 4 luglio 2017
Pubblicato ne L'Unione Sarda del 4 luglio 2017
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