Quando pensi di aver
visto il peggio, magari attraverso i fatti cronaca recente o la
storia del secolo scorso, ti ricredi, perché il peggio deve ancora
venire. Dice un proverbio che al peggio non c'è mai fine, ma qui si
va decisamente oltre le aspettative. Sorvolando sui disastri del
secolo scorso, sono stato testimone a partire dalla metà di tale
secolo e avrei tanto da raccontare, questo secondo millennio pare ci
voglia sbalordire con effetti speciali e fatti che denotano quanto
l'essere umano, salvo rare eccezioni, sia in balia di un delirio di
onnipotenza collettiva e di una sindrome di demenza senile,
meritevole di trattamento sanitario obbligatorio. Gli esempi si
sprecano. Ce ne sono per tutte le taglie e le misure. Provo a citare
quelli che maggiormente mi hanno colpito. Kim Jong Un. Vi dice
qualcosa? Ve lo presento. E' il sostenitore della terza guerra
mondiale, ma solo per questioni di principio. Ormai da diversi anni
gioca a bowling con i suoi missili balistici abbattendo i birilli
della pazienza e della sopportazione di chi malauguratamente gli sta
vicino. Il tragico è che prima o poi, per un calcolo delle
probabilità, farà strike. Il suo compagno di gioco è altrettanto
conosciuto, si chiama Donald Trump, e se non fosse per la tragicità
della cosa, sembrerebbe di trovarsi occasionalmente in un film
comico. Lo stadio definitivo dell'evoluzione umana: il Fantozzi. Ma
anche noi italiani non siamo da meno. Se dovessi soffermarmi su nomi
e cognomi, per esempio dei politici italiani, probabilmente non mi
basterebbe una piccola Divina Commedia. Però ci voglio provare lo
stesso. Toscano di nascita, giovane anagraficamente, con il pallino
della rottamazione, coerente con le sue affermazioni, soprattutto
quando tratta di questioni politiche. Due possibili carriere, da una
parte il politico dall'altra il comico. Pare che ultimamente prevalga
la seconda. Indovinato? Matteo Renzi, famoso per la sua politica e
soprattutto per la sua capacità di dialogare nelle sedi
internazionali in un impeccabile inglese. In ogni caso, mentre lui
distocicamente passava dalla politica alla comicità, in altri lidi
avveniva l'esatto contrario. Comico di innegabile valore e acuzie,
disinvolto nell'affrontare argomentazioni politiche e pratiche, dopo
aver trattato di tutto ciò che non andava in Italia, al grido di "Ve
la dò io la politica" si è concesso, cuore e anima, per la
sorte del Paese. Vi aiuto. Ha il nome di un un insetto della famiglia
degli ortotteri del sottordine Ensifera. Indovinato? Si, è propio
lui. Grillo. Solo che ancora oggi non so se apprezzarlo di più come
politico o come comico, anche se mi fa ridere in tutt'e due i casi.
Dopo aver sorvolato a volo radente la politica internazionale, vorrei
soffermarmi su altri fatti che hanno suscitato la mia attenzione.
Prevalentemente rabbia. Che il mondo politico e le trasmissioni
varie offerteci dai media, pubblici e privati, faccia uso di esperti
e psicologi di varia origine e natura, è un dato di fatto. Ma che un
imbecille cialtrone, su facebook, rispondente al nome di Abid Jee,
di professione Mediatore Culturale per una cooperativa sociale
Bolognese, che si occupa di gestione dei migranti e studia
giurisprudenza, dal basso della sua stupida ignoranza affermi che, in
relazione al terribile e vergognoso stupro di Rimini, "Lo
stupro è un atto peggio ma solo all'inizio, una volta si entra il
pisello poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto
sessuale normale". Questo No! No e poi no! E ancora No! Non ci
sto. Se questa società in qualche modo non si scrolla di dosso
questa feccia, ho paura che ci sia poco da fare, e mi viene in mente
che se devo insegnare ad una scimmia come salire sugli alberi e
possibile che questa si estingua. Questo è il peggio, e mi viene
difficile pensare che questo non sia il limite.
Fabio Barbarossa
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