giovedì 2 luglio 2009

...in ricordo di un caro amico...

...caro Cenzo,

te ne sei andato così, in punta di piedi, meticoloso come sempre, attento a non creare problemi a nessuno e con la tua meravigliosa filosofia del vivere e lascia vivere.
Ti ho sempre conosciuto col sorriso sulle labbra, ironico quanto basta, anche quando la situazione non era delle migliori, sempre pronto ad accomodare tutto, a mediare e a trovare il lato positivo della vita.
Quando studiavamo insieme, forse fisiologia, una montagna di anni fà, un giorno, arrivando a casa tua, mi dicesti che eri stato miracolato: "mentre riparavi l'antenna TV al 7° piano, cadesti giù e fosti salvato dai fili da stendere dei piani sottostanti, e con molta discrezione bussasti alla finestra dei signori del 5° piano per poter rientrare a casa tua".

Ero più spaventato io di te.

Grande medico di famiglia, amico di tutti, sempre col sorriso sotto i baffi, col tempo diventati bianchi, generoso e altruista, sapevi dare una parola di conforto a tutti, senza chiedere niente in cambio.
Solo una volta ti ho visto perdere le staffe, quando in guardia medica a Guspini, per una ricetta negata a un tossico, ti saltarono sul tetto della Golf Menphis appena comprata, tanto da portare il tetto sul volante.
Un amico comune, forse per sdrammatizzare, ha riportato una frase che avrebbe divertito anche te..."funti mitragliendi accanta...", riferendosi all'età che, pur non essendo particolarmente avanzata, già comincia a farsi sentire...

Mi sarebbe piaciuto rivederti, ma come sempre, saturi di impegni, releghiamo le cose belle in un futuro prossimo, incerto e imprevedibile.

Ti ricorderò sempre con quella faccia da amico.
....un abbraccio