lunedì 23 luglio 2012

Libera, ma ora sia prudente




Come tutti, sono contento per la liberazione di Rossella. Salvare una vita è sempre un fatto straordinario: tutte le risorse umane, e spesso economiche, devono essere messe a disposizione, e bene hanno fatto i mediatori. Ciò che mi lascia perplesso è che non ci sia un'analisi dei fatti comprensibile anche da persone comuni come me, che, a torto o a ragione, si ritengono il terzo pagante. E’ giusto che delle persone facciano cooperazione anche in zone ad alto rischio, spesso in contraddizione con le norme dettate dalla Farnesina? È evidente che la comunità debba essere soddisfatta da questa liberazione, ma è altrettanto evidente che essa stessa, come un buon padre di famiglia, deve guidare e accrescere la responsabilizzazione dei propri figli, affinché non si ripresentino le stesse situazioni di rischio, e danno, anche economico. Non capisco e non condivido l'enfasi con la quale ci viene detto da Rossella di un suo prossimo ritorno nella stessa area a rischio, senza le normali norme di garanzia. In un clima di economia disastrata, 10 milioni di euro possono essere utilizzati per dare sollievo a migliaia di famiglie che, pur non essendo in giro a cooperare, rischiano la vita loro e delle loro famiglie.

Fabio Barbarossa

Cagliari



(pubblicato Unione Sarda sabato 21 luglio 2012)