giovedì 19 luglio 2012

Aeromobile Italia



Supponiamo, per ipotesi, di essere nel volo di linea X, del giorno Y. Passeggeri a bordo. Altitudine 25.000 piedi. Cielo sereno, e, improvvisamente, il comandante dovesse annunciare:


- Si informano i signori passeggeri che, in conseguenza dei dati provenienti dagli alettoni e sulla base della proiezione del consumo di carburante, l’aereo sta precipitando! - .

Chiaramente solo chi è sordo o chi sta ascoltando la musica con le cuffie, non si allarma. Gli altri andrebbero nel panico totale. Supponiamo, sempre per ipotesi, che il comandante faccia un secondo annuncio:

- Stiamo cercando di riparare l’alettone e se calerà il prezzo del carburante rispetto a quello tedesco, contiamo di avere più autonomia. Potremmo salvarci - .

In un terzo annuncio, sempre il comandante:

- Il joystick (il volante dell’aeromobile), essendo di qualità inferiore a quello tedesco, ha cessato di funzionare, per cui stiamo nuovamente precipitando. Potremmo salvarci soltanto, se in futuro, la qualità del materiale sarà almeno simile a quella tedesca -. Insomma, visto dall’esterno, questo aereo procederebbe a zig-zag, salendo di quota per poi scendere in picchiata, con terrore inimmaginabile dei passeggeri. Credo che le stesse emozioni le stia provando, in questi mesi, il Popolo Italiano, sulla base dell’aero- bond tedesco, e che Monti sia il Comandante:

- Precipitiamo! No, ci salviamo. Ora precipitiamo veramente. No! Forse ci salviamo -. Alla stessa stregua di una doccia, ora calda, ora gelida. Data l’incertezza in cui stiamo procedendo, e data la possibilità di precipitare, comunque, da un momento all’altro, proporrei, a tutti gli Italiani, di mettersi un documento d’ identità tra i denti, per evitare il solito caos nel riconoscimento delle salme.

Fabio Barbarossa

(Pubblicato unione sarda 14.07.12)