martedì 6 agosto 2013

Cure territoriali destinate allo sfascio


                                                     

Nel lontano 2006, Segretario Provinciale della Federazione Nazionale Medici di Famiglia di Cagliari,  aderivo ad un progetto, geniale quanto lungimirante, per il futuro della nostra  professione. La Segreteria Nazionale, in accordo col Ministero della Salute, aveva intuito che nel prossimo futuro le cure territoriali avrebbero dovuto cimentarsi con uno stravolgimento delle logiche organizzative, economiche e sanitarie e per questo aveva creato una “forza speciale”, che attraverso una preparazione specifica,  avrebbe fatto da apripista nella rifondazione della Medicina Generale e del territorio Socio Sanitario.  Il corpo speciale, di cui mi onoro aver fatto parte, era costituito da trenta medici di famiglia, provenienti da tutta l’Italia. Tre anni di frequenza all’Università Luigi Bocconi di Milano, Scuola di Direzione Aziendale, corso di Gestione e Organizzazione Sanitaria. Tre anni di duro lavoro, portato avanti sino alla fine, con profitto e sacrificio. Ma con un unico intento: essere utile alla causa, per un miglioramento della figura professionale del medico di famiglia e del territorio. Ho conosciuto i migliori esperti in campo internazionale in organizzazione e gestione sanitaria. Il 28 marzo 2009, con immensa  soddisfazione, davanti alla Commissione Rettorale, ho ricevuto, dal Direttore del Corso, Professor Elio Borgonovi, la pergamena attestante la  conclusione dei miei faticosissimi studi. Ancora oggi, mi gratifico dalla vista del mio attestato, nel mio studio, condividendolo con i miei pazienti. Purtroppo non ci è stata altrettanta condivisione dalla politica nazionale e locale. Avrei voluto essere di aiuto e di supporto alla mia professione, ai miei colleghi, ai miei pazienti. Ma il degrado che sta investendo la nostra società, non risparmia  la nostra professione. Quando una società come la nostra, non è in grado di far conto sulle proprie professionalità, che lei stessa ha contribuito a formare, si sta preparando ad un grave declino per il destino della categoria medica e per ciò che questa rappresenta all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.

Dr Fabio Barbarossa