martedì 29 agosto 2017

Strana società, la nostra.

Quando pensi di aver visto il peggio, magari attraverso i fatti cronaca recente o la storia del secolo scorso, ti ricredi, perché il peggio deve ancora venire. Dice un proverbio che al peggio non c'è mai fine, ma qui si va decisamente oltre le aspettative. Sorvolando sui disastri del secolo scorso, sono stato testimone a partire dalla metà di tale secolo e avrei tanto da raccontare, questo secondo millennio pare ci voglia sbalordire con effetti speciali e fatti che denotano quanto l'essere umano, salvo rare eccezioni, sia in balia di un delirio di onnipotenza collettiva e di una sindrome di demenza senile, meritevole di trattamento sanitario obbligatorio. Gli esempi si sprecano. Ce ne sono per tutte le taglie e le misure. Provo a citare quelli che maggiormente mi hanno colpito. Kim Jong Un. Vi dice qualcosa? Ve lo presento. E' il sostenitore della terza guerra mondiale, ma solo per questioni di principio. Ormai da diversi anni gioca a bowling con i suoi missili balistici abbattendo i birilli della pazienza e della sopportazione di chi malauguratamente gli sta vicino. Il tragico è che prima o poi, per un calcolo delle probabilità, farà strike. Il suo compagno di gioco è altrettanto conosciuto, si chiama Donald Trump, e se non fosse per la tragicità della cosa, sembrerebbe di trovarsi occasionalmente in un film comico. Lo stadio definitivo dell'evoluzione umana: il Fantozzi. Ma anche noi italiani non siamo da meno. Se dovessi soffermarmi su nomi e cognomi, per esempio dei politici italiani, probabilmente non mi basterebbe una piccola Divina Commedia. Però ci voglio provare lo stesso. Toscano di nascita, giovane anagraficamente, con il pallino della rottamazione, coerente con le sue affermazioni, soprattutto quando tratta di questioni politiche. Due possibili carriere, da una parte il politico dall'altra il comico. Pare che ultimamente prevalga la seconda. Indovinato? Matteo Renzi, famoso per la sua politica e soprattutto per la sua capacità di dialogare nelle sedi internazionali in un impeccabile inglese. In ogni caso, mentre lui distocicamente passava dalla politica alla comicità, in altri lidi avveniva l'esatto contrario. Comico di innegabile valore e acuzie, disinvolto nell'affrontare argomentazioni politiche e pratiche, dopo aver trattato di tutto ciò che non andava in Italia, al grido di "Ve la dò io la politica" si è concesso, cuore e anima, per la sorte del Paese. Vi aiuto. Ha il nome di un un insetto della famiglia degli ortotteri del sottordine Ensifera. Indovinato? Si, è propio lui. Grillo. Solo che ancora oggi non so se apprezzarlo di più come politico o come comico, anche se mi fa ridere in tutt'e due i casi. Dopo aver sorvolato a volo radente la politica internazionale, vorrei soffermarmi su altri fatti che hanno suscitato la mia attenzione. Prevalentemente rabbia. Che il mondo politico e le trasmissioni varie offerteci dai media, pubblici e privati, faccia uso di esperti e psicologi di varia origine e natura, è un dato di fatto. Ma che un imbecille cialtrone, su facebook, rispondente al nome di Abid Jee, di professione Mediatore Culturale per una cooperativa sociale Bolognese, che si occupa di gestione dei migranti e studia giurisprudenza, dal basso della sua stupida ignoranza affermi che, in relazione al terribile e vergognoso stupro di Rimini, "Lo stupro è un atto peggio ma solo all'inizio, una volta si entra il pisello poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale". Questo No! No e poi no! E ancora No! Non ci sto. Se questa società in qualche modo non si scrolla di dosso questa feccia, ho paura che ci sia poco da fare, e mi viene in mente che se devo insegnare ad una scimmia come salire sugli alberi e possibile che questa si estingua. Questo è il peggio, e mi viene difficile pensare che questo non sia il limite.

Fabio Barbarossa