giovedì 20 luglio 2017

Fidarsi è bene...

Da un po di tempo mi passa per la mente una parola del cui significato, fino a non molto tempo fa, ero certo. Questa parola è "Fiducia". Fiducia, dal latino “fidere”, vuol dire fidare, confidare e per applicarla a fatti e cose non basterebbero trattati ed enciclopedie universali. La mia stessa vita professionale, essendo io medico di fiducia, si basa su questo concetto. Ci si fida di qualcuno o di qualcosa, spesso mettendo in gioco la nostra stessa vita. Ci si fida del chirurgo, come ci si fida dei freni della nostra moto. Ci si fida di  se stessi come in altri casi si confida in Dio. Tendenzialmente la fiducia nasce da un fatto positivo che generalmente porta alla serenità e alla sicurezza. Altre volte diventa un concetto inaffidabile, malgrado l'intento sia quello di garanzia. La fiducia perde la sua motivazione quando non nasce da una valutazione personale o convenzionale del termine, ma deriva da un'imposizione coercitiva, che nulla ha a che vedere col suo significato. In questi ultimi anni, specialmente in ambito politico, l'obbligatorietà della fiducia imposta ha fatto perdere il significato e il ruolo della stessa. Ci si deve fidare forzosamente, anche quando il buon senso, personale e della comunità, avrebbe pesanti riserve. La fiducia non si può acquistare, ne tanto meno imporre. La si deve meritare e questo può avvenire soltanto quando si opera in scienza e coscienza e quando l'obbiettivo finale non passi per interessi personali o per deleghe altrui.


Fabio Barbarossa