martedì 27 ottobre 2015

Mani

Quelle mani di donna che stringevano le mie, con tenerezza, che diventava forza se mi allontanavo, sono ancora nella mia mente e nel mio cuore. Mani piccole, vissute, segnate dal tempo e dalla vita. Una vita vissuta nel lavoro e per la famiglia. Mani che hanno accarezzato il volto dei figli e dei nipoti, protese verso l'amore. Mani ossute, sempre pronte a lenire il bisogno del suo prossimo attraverso una carezza. Qualche giorno fa quelle mani cercavano di trasmettermi delle parole quando ormai la sua voce non riusciva più a trovare la strada naturale. Quelle mani parlavano, direttamente col mio cuore. Insieme ad un sorriso mi dicevano che la sua vita sarebbe finita tra poco, che il suo cuore era troppo stanco. Mi ringraziava per ciò che facevo e mi consolava sapendo che non avrei mai potuto ridarle la vita. Chiedeva solo amore e dignità. Oggi ho stretto nuovamente quelle mani. Erano fredde, senza un sorriso. Avevano appena lasciato questa terra e probabilmente si tenevano per mano con l'Angelo della Morte. Quante volte ho vissuto questi momenti. Quante volte dovrò ancora viverli. 

Fabio Barbarossa
26 ottobre 2015