lunedì 24 giugno 2013

Cultura, base dell’economia


Cultura, dalla stessa radice latina di “coltivare”, ovvero educare gli esseri umani. Gli economisti contemporanei sottovalutano la correlazione tra  performance economica e cultura, pur essendo quest’ultima fondamentale in tutte le fasi di sviluppo di una società moderna. Lo stesso UNESCO, per la protezione e la promozione delle diversità culturali, sostiene che non ci può essere sviluppo economico senza sviluppo culturale , e viceversa.
L’Estremo oriente (Taiwan, Singapore, Hong Kong e Sud Corea) ha basato lo sviluppo economico su basi culturali:fede, valore della famiglia, rispetto della disciplina e dell’autorità, etica del lavoro, con risultati economici che stanno travolgendo l’economia mondiale. Così l’economia può fungere da veicolo per divulgare valori, conoscenze culturali e stili di vita. La Sardegna, pur avendo una cultura capace di far vivere  e crescere grandi e proficue tradizioni, non è stata capace di trasferirla nei prodotti e nell’impresa, facendosi inglobare in enormi flussi di merci, servizi e lavoro, provenienti da altre nazioni in fase di espansione economica e culturale. Solo se l’imprenditore sardo sarà capace di intraprendere un ruolo di mediatore culturale, promuovendo una spinta all’innovazione e alla competitività, in coerenza alla propria cultura, potrà salvare la Sardegna dalla crescente globalizzazione che è causa dell’annientamento non solo in termini economici, ma anche e soprattutto in quelli della tradizione culturale, unica al mondo.

Pubblicata su L'Unione Sarda del 22.06.13 pag. 18

(nella foto Stele di Nora)