lunedì 27 luglio 2015


LA GENESI

Secondo Fabio Barbarossa

La nostra presenza su questa terra è solo un fatto occasionale. Un errore della natura. Un incrocio tra biochimica e sfiga galattica, sfuggito di mano al padreterno, o a chi sa a chi, che si è auto alimentato seguendo codici e opportunità biologiche. Balle Spaziali. In effetti, una gallina primordiale, annoiata e insoddisfatta, travolta dal suo delirio di creatrice universale, decise di dedicare il suo tempo alla ricerca di qualcosa di perfetto. La creazione di una SFERA. Solida, vuota e leggera. Qualcosa che potesse ricordarla nel corso del tempo e dello spazio. Qualcosa che mettesse tutti d’accordo , insomma, su chi fosse nato per prima. Creò l’UOVO. Distrazione e inesperienza, ma soprattutto presunzione, trasformarono questa sfera perfetta in un oggetto oblungo. La sua leggerezza inoltre lo rendevano particolarmente instabile. Ci riprovò ancora, e poi ancora. Niente da fare. Oblungo, leggero e instabile. Sulla forma niente da dire, ci aveva fatto l’abitudine. L’instabilità invece la costrinse a inseguire le sue uova, e, con le sue ali inefficienti e il sovrappeso, la cosa diventò particolarmente fastidiosa. Che fare allora? Sicuramente appesantirlo. Ma come? Riempiendolo, come un uovo. Con cosa? Le venne in mente un nome insignificante, il colesterolo. Non sapeva perché ma quel nome, in un prossimo futuro, avrebbe avuto una certa importanza. Andò avanti così. Ogni giorno creava un uovo. Le faceva tanto piacere questa sua arte creativa, che esprimeva col canto la sua soddisfazione. Da allora il tempo passò inesorabile. La demenza senile minò la sua arte creativa. Non riusciva più a ricordare il nome dell’oggetto da lei creato. Lovo? Movo? Iomo? Ahimè, nessuno di questi. Pensa e ripensa. Pensa ancora. Ecco ci sono. Si chiamava UOMO! SI, UOMO. E così, in barba a tutte le teorie che ancora oggi arrovellano le menti di grandi scienziati e grandi filosofi, siamo certi che l’Uomo sia nato dal culo di una gallina demente.
Fabio Barbarossa

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