mercoledì 17 ottobre 2018

ETICA E MORALE


Onestamente mi sento disorientato. Le certezze che prima facevano parte della nostra esistenza quotidiana stanno lasciando spazio al caos e all'approssimazione di chi ci vuole a tutti i costi sprovveduti ed ignoranti. Tutto ciò che prima nasceva in conseguenza di ragionamenti logici, etici e morali, e da esperienze acquisite sul campo, è diventato inutile e per certi versi dannoso. Non esiste più un'informazione chiara ed onesta, se non in piccoli frammenti che il più delle volte rispondono ad un ragionamento fazioso che mira, più che all'informazione, alla destabilizzazione di quel bagaglio culturale, giusto o sbagliato, che ci è stato tramandato dai nostri avi. Secondo la filosofia moderna tra Etica e Morale ci sarebbe una distinzione ben precisa. Secondo questa la Morale è un campo strettamente individuale collegato alla condotta del singolo mentre l'Etica è quella parte della filosofia che studia ed analizza i comportamenti e gli stessi valori morali dell'uomo. Quindi in definitiva l'Etica analizza la Morale. Ma quale morale si vuole analizzare? Quella Occidentale? Quella Araba? Quella Orientale? Quella Religiosa? Oppure quella che deriva indipendentemente dall'esperienza, dal contesto storico, geografico o culturale? Una cosa è certa. Se in tutto questo si inserisce la mancanza di morale, o ancor peggio la presenza di una morale corrotta e truffaldina come quella che stiamo vivendo in questo inizio di secolo, c'è poco da analizzare e la stessa etica poggerebbe su pilastri instabili e fatiscenti, più o meno come quelli che malauguratamente reggevano il ponte di Genova. Pertanto, se veramente vogliamo dare un futuro ai nostri figli e nipoti, è necessario rivedere il concetto di morale, ripristinando magari quegli atteggiamenti che contemplino una scala di valori sani e naturali che vada ben al di là dei condizionamenti geografici, politici, culturali, storici e che si adatti ad ogni uomo di ogni luogo od epoca.

Cagliari, 17 ottobre 2018

Fabio Barbarossa

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