martedì 21 agosto 2018

IO SONO GENOVA!

Una mattina di festa, una vacanza appena iniziata, un giorno di lavoro come tanti, un momento di unione famigliare e di felicità. Poi, in quel maledetto ponte, insieme ai fatiscenti piloni si frantumano i sogni di 42 persone e con questi le speranze di milioni di italiani. In quel ponte maledetto c'eravamo tutti e il disastro ci ha scaraventati giù nel baratro della disperazione e della diffidenza, nelle sabbie mobili del sospetto e della sfiducia. Dentro la mente di ognuno di noi c'è ancora l'amara sensazione, l'incubo, di cadere in quel vuoto, l'incredulità che tutto ciò stia avvenendo veramente, il volto terrorizzato dei nostri cari, dei nostri figli, che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di salutare e abbracciare. Malgrado il frastuono delle sirene, delle televisioni d'assalto e dei giornalisti che ci impongono la triste realtà con particolari che non hanno niente di deontologico, dei politici che si scambiano vicendevolmente le colpe del disastro, nel nostro cuore e nella nostra anima vige il silenzio, un silenzio dignitoso che urla a se stessi e al mondo quanto non si possa accettare un fatto come questo. Ci promettono giustizia e ci scodellano come sempre atti burocratici che più che a dirci che tutto era sotto controllo servono a tranquillizzare le loro coscienze, ammesso che ne abbiano mai avuto una. Cercano di disimpegnarsi moralmente nell'attesa che tutto venga dimenticato. Utilizzeranno la macchina del fango e di distrazione di massa per lavarsi la coscienza dal lordume di cui sono ricoperti e così cercheranno di disinnescare quel senso di colpa col quale prima o poi avranno a che fare. Io ero virtualmente su quel ponte come me tantissimi altri di buona volontà, come tutti quegli angeli che per giorni hanno scavato a mani nude alla ricerca di un lamento, di una voce, di un bambino. Io sono Genova e sappiate che non riuscirete facilmente a farmi dimenticare. Io sono Genova e difficilmente riuscirete a farvi perdonare. E comunque, niente sarà più come prima.

Fabio Barbarossa

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