sabato 28 marzo 2020

Non ci avrei mai creduto


All'età di 65 anni, giovane nello spirito e nella mente, ancora in forze fisicamente, quanto basta, mi trovo a dover prendere in considerazione la possibilità di lasciare in anticipo questa terra di lacrime a causa di un virus sconosciuto che sta facendo razzia di esseri umani in tutto il mondo. Sia ben chiaro, non mi fa paura. Nella mia vita ho già dato e preso tutto ciò che era umanamente possibile. Nel rispetto del mio prossimo, spesso con spirito di sacrificio, con dignità e senso del dovere, ho vissuto sino ad ora la mia vita, complice l'esempio dei miei Avi e di tutti coloro che, nel bene e nel male, ho avuto il privilegio d'incontrare. Ho contribuito a mettere al mondo tre meravigliose creature, i miei figli, e a loro dedico queste righe, accorate ma serene. La mia missione di medico mi porta ad essere in prima linea, sempre. Ad essere presente in mezzo alla Gente ed insieme a questa condividerne gioia e dolori. Il mio carattere combattivo mi porta a non retrocedere davanti a niente e nessuno e se anche fosse che in tutta la mia carriera professionale abbia contribuito a salvare anche solo una persona, la mia vita troverebbe una ragion d'essere. Conosco la morte. L'ho incrociata tante volte nella mia vita. Alcune volte mi sono trovato seduto accanto a Lei al capezzale di qualche povero Cristo. L'ho sempre ostacolata, con tutte le mie forze, anche quando mi rendevo conto di essere poca cosa davanti a Lei. Certe volte mi sono fatto da parte perché la sua strada era la sola percorribile. Ma in ogni caso conosco la Vita, quella che abbiamo davanti a noi ogni istante della nostra vita. Quella che ci appare con un sorriso, con un germoglio, con un sentimento, con un tramonto, con un'alba luminosa che ci fa sentire importanti perché importante è la vita e a questa dobbiamo avvicinarci per coglierne il senso. Non perdiamo questa occasione. Non lasciamo che l'angoscia e l'ansia prendano il sopravvento su di noi. Viviamo la nostra vita con serenità e passione, teniamoci tutti per mano e aiutiamo tutti coloro che si attardano per stanchezza nella consapevolezza che un giorno potremo essere noi ad averne bisogno. Crediamo nel futuro e la nostra vita avrà un senso. Crediamo nell'amore e il nostro futuro sarà più lieve. Crediamo nella gioia e anche il dolore avrà un limite. Vi abbraccio tutti e vi manifesto il mio amore, la mia gioia e la mia soddisfazione per aver avuto il privilegio di avervi incontrati e amati.
Umilmente

Fabio Barbarossa
26 marzo 2020

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