sabato 26 dicembre 2020

ROTELLE FUORI POSTO.

Non molto tempo fa, quando qualcuno era bizzarro o stravagante, o non aveva il cervello a posto, gli si diceva che gli mancava una rotella o che aveva qualche rotella fuori posto. Probabilmente tutto ciò nasceva dal fatto che allora un orologio con una rotella fuori posto non funzionava, o funzionava male. Con l'evoluzione tecnologica quasi tutti gli ingranaggi degli orologi sono sono stati sostituiti da sistemi a microchip che hanno sovvertito non solo il sistema operativo degli stessi, ma la stessa mentalità degli esseri umani, ad iniziare dall'età infantile. Infatti in una scuola moderna, o che dir si voglia, la scienza ha prevaricato tutto ciò che prima era obsoleto ed inefficiente. Le vecchie lavagne sostituite da più più moderne lavagne interattive multimediali, LIM, libri, quaderni e docenti sostituiti da PC portatili con annesso lettore di CD e dotati di correttore automatico e auto apprendimento, ADSL ormai più importanti della stessa aria che si respira (ai miei tempi, quando l'ossigeno scarseggiava si diceva non c'è aria, ora si dice non c'è campo). Tutto ciò ha portato alla creazione dei nuovi giovani, i Nativi Digitali, che interagiscono con gli smartphone già dai primi mesi di vita. Insomma, un sistema che si è allontanato troppo dalla realtà e che ha portato a dei geni asociali e autoisolati. Sarà per questo che dopo tutta questa scienza "qualcuno" ha pensato di riportare nella scuola una più realistica e antica mentalità? Si. Con l'introduzione dei banchi a rotelle, e prossimamente il calamaio digitale, si vuole riportare un po' indietro l'evoluzione ritornando a quei vecchi detti in cui ad un politico moderno gli si possa ridire che ha una rotella fuori posto o addirittura gli manca.

Ai posteri l'informatica sentenza.
Fabio Barbarossa

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