domenica 6 agosto 2017
martedì 1 agosto 2017
La mia Sardegna brucia
La
mia terra brucia e con lei vanno in fumo le realtà e sogni che avrei
voluto trasmettere ai miei figli e avrei voluto per la mia vecchiaia.
La mia Sardegna brucia senza un lamento, e le fa da sottofondo il
vento. La mia terra brucia mentre gli alberi e gli animali gridano,
in un grido di disperazione, che arriva solo al cuore di chi, come me,
lo può sentire. La mia terra muore e a nulla valgono le lacrime di
tutte le persone che in questo momento piangono per lei. Con le
nostre lacrime non si può spegnere il fuoco. Maledetti! Maledetti!
Maledetti, voi che avete trasformato in cenere il sogno di tante
generazioni, che avete annullato le speranze nel futuro, che
probabilmente state gioendo per le vostre malefatte. Maledetti voi
che avete favorito, con la vostra incuria, tutto ciò che avevate il
compito di preservare. Il fuoco ci è stato tramandato dalla
preistoria e nel tempo l'uomo ha imparato a dominarlo. Nella
mitologia il fuoco ha origine divina e per questo fu rubato agli dei
dagli uomini che volevano a loro assomigliare. Ma poi, oltre agli
intenti benefici assunse un ruolo maledetto che ancora oggi viene
rappresentato dalle fiamme dell'Inferno. Anche se la giustizia terrestre non
riuscirà a darvi ciò che meritate, non illudetevi, brucerete
all'Inferno per l'eternità facendovi rimpiangere la vostra inutile e
miserabile vita.
Fabio
Barbarossa
giovedì 20 luglio 2017
Fidarsi è bene...
Da un po di tempo mi passa per la mente una parola del
cui significato, fino a non molto tempo fa, ero certo. Questa parola è "Fiducia".
Fiducia, dal latino “fidere”, vuol dire fidare, confidare e per applicarla a
fatti e cose non basterebbero trattati ed enciclopedie universali. La mia
stessa vita professionale, essendo io medico di fiducia, si basa su questo
concetto. Ci si fida di qualcuno o di qualcosa, spesso mettendo in gioco la
nostra stessa vita. Ci si fida del chirurgo, come ci si fida dei freni della
nostra moto. Ci si fida di se stessi
come in altri casi si confida in Dio. Tendenzialmente la fiducia nasce da un
fatto positivo che generalmente porta alla serenità e alla sicurezza. Altre
volte diventa un concetto inaffidabile, malgrado l'intento sia quello di
garanzia. La fiducia perde la sua motivazione quando non nasce da una
valutazione personale o convenzionale del termine, ma deriva da un'imposizione
coercitiva, che nulla ha a che vedere col suo significato. In questi ultimi
anni, specialmente in ambito politico, l'obbligatorietà della fiducia imposta
ha fatto perdere il significato e il ruolo della stessa. Ci si deve fidare
forzosamente, anche quando il buon senso, personale e della comunità, avrebbe
pesanti riserve. La fiducia non si può acquistare, ne tanto meno imporre. La si
deve meritare e questo può avvenire soltanto quando si opera in scienza e
coscienza e quando l'obbiettivo finale non passi per interessi personali o per
deleghe altrui.
Fabio Barbarossa
giovedì 13 luglio 2017
In nome del padre e dei figli
- Il piccolo
non va bene a scuola?
E' colpa
vostra, perché intervenendo in sua
difesa, magari con qualche giustificazione di troppo visto che stava
schiattando per l'eccessivo carico scolastico e contro il parere della madre,
lo distogliete dalle sue responsabilità e ne farete un asino calzato e vestito.
- Vostro figlio tende ad ingrassare?
E' colpa vostra perché una volta, a
grande richiesta, gli avevate fatto una carbonara col guanciale di porco che
vi avevano appena regalato.
- I vostri piccoli stanno qualche volta davanti alla TV comodamente
adagiati sul divano per rilassarsi dalle fatiche della loro complessa vita e
voi, nel rispetto della loro volontà, siete stati accondiscendenti?
Mal ve ne
incolga. Cresceranno debosciati e in forma larvale si trascineranno per il
seguito della loro esistenza.
- Gli e' sfuggita qualche parolaccia da far rabbrividire uno
scaricatore di porto? La colpa e' vostra perché il giorno x del mese y
dell'anno 2010, a seguito della vista di una multa sul parabrezza della vostra
auto avevate esclamato “porca puttana”. Non si fa! E poi davanti ai bambini!
Sappiate che
qualunque cosa come padri voi facciate, soprattutto se non rientra nella
benedizione della mamma, o in sua vece da un componente della sua famiglia sino
al terzo grado di parentela, sarà fatto male e comprometterà irreversibilmente
il futuro dei vostri figli. Ma d'altronde cosa si pretende da chi come i padri deriva direttamente dalle scimmie mentre delle madri e della loro sacra
famiglia se ne occupò personalmente il Creatore?
Padri, Pentitevi!
Fabio Barbarossa
mercoledì 5 luglio 2017
Quando il gioco si fa duro
Oggi, come non ricordo quante altre volte, sfido il tempo per garantire alla mia gente l'assistenza sanitaria sul territorio. Lo faccio come tanti altri, senza pretese, anzi, col giusto entusiasmo e consapevole di fare cosa buona e giusta. Come quei medici e quegli infermieri che, inginocchiati per terra in un ospedale campano, garantivano l'assistenza a dei poveri pazienti adagiati con delle coperte sul pavimento. Quando qualche politico o qualche dirigente, seduto comodamente in poltrona riscaldata, si erge a giudice, sappia che quando il gioco si fa duro sono le persone determinate e con grande spirito di sacrificio e abnegazione che si fanno interpreti delle difficoltà, e le risolvono.
Fabio Barbarossa
(fatto successo a Nola il 10 gennaio 2017)
Pubblicato su L'Unione Sarda il 24 gennaio 2017
martedì 27 giugno 2017
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur
Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata. Così
scriveva lo storico Tito Livio poco prima della nascita di Cristo. Mai come oggi la storia ha
accorciato i tempi, facendo diventare attuali fatti di oltre 2.000 anni fa. Mentre a
Roma si discute di lana caprina il popolo italiano viene espugnato da
problematiche esistenziali inerenti la disoccupazione, la sanità, la scuola, la
giustizia, la migrazione. Chi governa e' tanto attento alla distribuzione di
seggi e incarichi elettorali che non si accorge che a valle la nazione brucia.
Per questo da loro vengono interpellati i grandi saccenti della sociologia
europea, per capire come mai quando il popolo brucia si lamenta e in certi casi
addirittura grida; per capire come mai quando si e' persa anche l'ultima
speranza ci si arrocca in una posizione di difesa e spesso si abbandona il
campo; per capire come mai alle consultazioni elettorali si presenta meno del
40 % degli aventi diritto. E per questo si scodellano al popolo ormai
anoressico considerazioni ridicole e abominevoli che si arrogano il diritto di
capire ed interpretare, in chiave incomprensibile, ciò che il popolo vorrebbe.
Ma e' cosi semplice. Il Popolo vuole dignità. Dignità di vivere in salute,
nella famiglia, nella società, nel lavoro, negli affetti. Tutto il resto e' superfluo.
Pertanto, se si hanno veramente a cuore le sorti dell'Italia, chi governa si
deve impegnare con i fatti e non solo con le parole, con la demagogia e con
l'arroganza. L'alternativa, come per la città di Sagunto, e' che ci sia sempre
l’Annibale Barca di turno che possa espugnare, come già sta succedendo, la
nostra meravigliosa e unica Nazione.
Nella foto in alto Annibale Barca, condottiero e politico Cartaginese
(Cartagine, 247 a.C. - Lybissa, 183 a.C.)
Pubblicato ne L'Unione Sarda del 4 luglio 2017
Pubblicato ne L'Unione Sarda del 4 luglio 2017
domenica 25 giugno 2017
L'informazione 3
Può capitare di
ricevere, attraverso i servizi di rete tipo facebook, watsApp,
twitter e tanti altri, informazioni e fatti che poi in un secondo
momento si rivelano bufale, più modernamente Fake. Può capitare che
il singolo, ignaro di questo, possa essere a sua volta amplificatore
di tale bufala trasmettendola ai suoi amici e contatti. Ma tutto
questo e' limitato ad una piccola cerchia di persone nelle quali e'
facile possa nascere per questo un dialogo che porti ad esprimere
pareri ed opinioni, più o meno costruttive e circoscritte. Diverso e' quando queste
false informazioni vengono create ad arte, per fini che lascio a voi
immaginare, e che queste vengano amplificate con mezzi di
comunicazione di massa, quindi capaci di influenzare, spesso senza
possibilità di replica, la maggior parte dei cittadini con
conseguenze inimmaginabili e spesso imprevedibili. La cronaca di
questi giorni, in cui si è data la responsabilità della morte di un
figlio, affetto da leucemia, ai genitori per non aver vaccinato per
il morbillo i fratellini, ne e' la prova drammaticamente lampante.
Solo che in questo caso si è criminalizzata una famiglia già
provata peraltro dal gravissimo lutto. C'e voluto l'intervento
pubblico del dottor Andrea Biondi, medico curante della piccola vittima, a
dirimere il dubbio ed a togliere in questo modo la responsabilità ai
genitori. Mi chiedo come mai i giornalisti non abbiano acquisito
prima questa informazione, evidentemente già disponibile dal primo
momento. Mi sarei aspettato le pubbliche scuse alla famiglia, ma non
mi sembra che queste abbiano avuto dai media lo stesso risalto. A
pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Fabio Barbarossa
sabato 3 giugno 2017
Accordo sul Clima 2017
Donald Trump fa retromarcia sull’Accordo Clima stipulato a
Parigi nel 2017 e Francia e Germania si strappano
le vesti di dosso gridando al cataclisma e all’imminente fine del Mondo, mandando in onda, sulle
televisioni asservite al potere, i soliti
ghiacciai che si scongelano, le tempeste tropicali del secolo scorso e i deserti
sahariani sempre più deserti. Trump, in sintonia con i suoi elettori che poi ne
hanno permesso il Governo degli USA, pensa, in modo discutibile o meno, alla sua economia e tira dritto verso tutto
ciò che porterà beneficio alla sua gente. Lo stesso Macron neo presidente
francese e la sua parigrado tedesca
Merkel si professano determinati a tutelare il clima.
Qualche riflessione:
- ma la Francia non è la nazione europea che ha il maggior
numero di centrali nucleari, 58 per la precisione di cui la maggior parte al
confine con l’Italia, per lo più costruite tra gli anni settanta e ottanta del secolo scorso, che producono milioni di metri cubi di scorie radioattive
scaricate sino al 1983 nell’Oceano Atlantico? Per capire, per l’uranio
235, combustibile nucleare insieme al plutonio, sono necessari 710 milioni di
anni per il dimezzamento del potere radioattivo; e negli anni dal 1966 al 1996 è la stessa che eseguì 193 test nucleari nelle meravigliose isole della Polinesia francese, nell'Oceano Pacifico, esponendo l'allora popolazione di Tahiti (178.000 abitanti) a livelli di radioattività 500 volte superiore ai limiti massimi con conseguenze che hanno portato Hollande al risarcimento dei danni in questi ultimi anni?
- ma la Germania,
maglia nera per il numero di centrali a carbone e lignite, causa principale dell’emissione di CO2, non è la patria della Volkwagen che ha
manipolato i dati sulle emissioni della CO2 delle proprie autovetture, condannata per questo ad una
maxi multa da 18 miliardi di euro?
- ma la Cina che ha aderito all'Accordo di Parigi, è la stessa che ha tutte le sue più grandi città, Pechino per esempio, in Allarme Rosso per gli altissimi livelli di inquinamento ambientale col sole oscurato e costringendo i suoi cittadini a vivere con le mascherine per poter respirare?
Con questo non sto cercando giustificazioni o alibi alla
scelta di Donald Trump e del Popolo Americano, voglio solo dire che quando ci si strappa le vesti di dosso
bisogna stare attenti perché alle parole devono seguire i fatti altrimenti in mutande potrebbero rimanere persone innocenti
che in tutto questo non hanno nessuna responsabilità.
Nella foto sopra: Mururoa nel 2000, pochi mesi dopo l'ultima esplosione nucleare.
martedì 30 maggio 2017
Povera Sardegna, amata Terra mia
E
pensare che i nostri Antenati avevano portato sino a noi, a costo di grandi
sacrifici e spesso della loro stessa vita, questa Terra intatta e a prova di
inquinamento ambientale. Oggi, leggendo L’Unione Sarda, sembra di vivere
proiettati in un’altra dimensione temporospaziale, apocalittica e catastrofica,
dove fanghi acidi e polveri bianche, ricche di sostanze tossiche e
di veleni mortali, stanno invadendo
parte del nostro territorio ed alcune oasi naturalistiche, come la Laguna di
Santa Gilla a Cagliari, invidiateci da tutto il mondo. Per ora si parla di 35 mila
tonnellate di fanghi tossici, provenienti dalla Fluorsid, delittuosamente interrati
in aree dove inevitabilmente potrebbero aver inquinato le falde acquifere e
tutte le derivazioni agro alimentari che ne sono venute a contatto. I livelli
di arsenico, considerato il veleno dei “delitti perfetti” in quanto
inodore e insapore, è di 140 volte
superiore i limiti di legge. Piccole dosi di questo veleno possono simulare una
morte naturale. Ebbene tutto questo in una sorta di irresponsabile
scaricabarile che sta portando la nostra terra ad essere inospitale per noi e
per i nostri figli. Fortunatamente, in tutto questo disastro ambientale, ci
sono dei Rangers che vigilano sulla nostra salute e sul futuro della nostra terra.
Angeli, spesso vituperati da un potere politico miope ed incapace, sono
riusciti con grande spirito di sacrificio e pochi mezzi, contro uno strapotere
economico che non guarda in faccia nessuno, a scoprire e a denunciare tutto questo. Questi
Angeli fanno parte del Corpo Forestale della Sardegna e sono formati da uomini
e donne che come noi hanno la nostra stessa origine isolana e che hanno a cuore
le sorti della nostra terra e dei nostri figli. Il nostro sostegno deve essere
totale, come lo è il mio, in un ambito di collaborazione civica, perché è
tramite l’impegno di tutte le persone di buona volontà che potremo aspirare ad
un futuro libero e dignitoso per noi e per la nostra amata Terra.
Fabio
Barbarossa
Pubblicata su L'Unione Sarda del 9 giugno 2017
Pubblicata su L'Unione Sarda del 9 giugno 2017
venerdì 19 maggio 2017
LOVE LETTER TO MY CHILDREN
in few days, God willing,
I'll reach my sixtieth year of age, to understand each other, that one which
make you jokingly yell: "Dad, you're an old man!",
and I wish, with these few lines, to express my gratitude and happiness,
moreover to have given to my life a purpose. Dear Stella, dear Cecilia, dear
Matteo, dear children of mine, each and every one of you earned a piece of my
heart and almost my very own soul. Each of you, as load bearing columns, carry
the weight of my humble life, making sense of everything, even pain. I imagine
for you a bright and colorful future, which would make you grow in health,
pride and dignity. I imagine your future, even if I'm not longer on this heart
holding your hand and helping you not to do the mistakes I've done. Because of
it I was always careful where I'd put my own feet, so each of you could have
followed my own footsteps. Forgive me if sometimes I wasn't able to be at the
level of the expectations you have of me, but be aware that everything I've
done in my life, I've been doing it with everyone's respect, and within the
limits which belongs to whomever walks the ground of this earth. I would hug
you all, to transfer my love, but most than everything to have comfort of being
able to carry this heavy and humble life of mine.
lunedì 15 maggio 2017
Adorati Figli miei
Tra qualche giorno, Dio volendo, raggiungerò il mio
sessantatreesimo anno di età, per intenderci quello che ogni tanto vi fa
esclamare scherzosamente: “Papa' sei vecchio! “, e vorrei con queste poche
righe manifestarvi la mia gratitudine e
la mia felicità per aver voi contribuito a rischiarare la mia vita, ma
soprattutto per avergli dato un senso. Cara Stella, cara Cecilia, caro Matteo, adorati Figli miei, ognuno di voi si e' guadagnato un pezzo del mio cuore e la
quasi totalità della mia anima. Ognuno di voi, come delle colonne portanti,
sostiene il peso della mia umile vita, facendo si che tutto abbia un senso,
anche il dolore. Ho immaginato per voi un mondo di pace e di serenità. Ho
immaginato per voi un futuro variopinto e luminoso che potesse farvi crescere
con salute, orgoglio e dignità. Ho immaginato il vostro futuro, anche quando
non sarò più qui su questa terra a tenervi per mano per aiutarvi a non
commettere gli stessi errori che ho fatto io. Per questo sono stato sempre
attento a dove mettevo i piedi, perché qualcuno di voi avrebbe potuto seguire
le mie orme. Perdonatemi se qualche volta non sono all'altezza delle
aspettative che voi avete di me, ma sappiate che tutto ciò che ho fatto nella
mia vita, l’ho fatto nel rispetto di tutti e
con i limiti che appartengono a chiunque calpesti il suolo di questa
terra. Vorrei abbracciarvi tutti e tre per trasmettervi il mio amore, ma
soprattutto per avere da voi il conforto nel portare avanti questa mia faticosa
e umile vita.Grazie.
Vostro Papà Fabio
domenica 7 maggio 2017
That guy of the 22nd
"That guy of the
22nd"
He was born in an age
which as soon as the war ended, he was working on another one, in a Europe
uncertain and frightful, no more nor less than today's actual one, where
concepts of love and brotherhood among people were not be determined yet. At the age of twenty,
Navy man of the Italian Regia Marina, found himself projected in a war not of
his own for a good six years. Following, a life of work, honestly, self inner respect, after being able to build a family, which eventually would
become his greatest satisfaction.
A wife, his own soul mate
for over 65 yrs, 4 kids and many grandchildren. A stable guide, a lighthouse, a
safe port of the bombarded sea of life for whomever have had the opportunity to
meet him. Throughout time, the stoms of life have nicked his body, but not his
mind.
His mind, a
marvellous plaiting of experience and
love, adapted itself at the times, at the research of stimuli and facts, at the
research of the meaning of life which is recognized in the contact of the surrounding would.
He was and always will be
an indispensable reference for his own loved ones, prodigy of advices and facts
manifested by the good example. He never ask for anything for himself. He never
presented the bill to the life.
His positivity and trust,
were based on a concept, today even more remote, of altruism.
When in these last moments, his health turned itsel
precarious, due to an incurable disease, he accepted his fate and respected the death. He did it praying
his own God, with serenity, without condemning or renegading. When his illness
had the best of his own senses, he trusted the structures which had the duty to
help him, and without pretending, he waited wishing for a calm and dignifying
death.
What carries our society
to deny the respect for the life, and even worse for the death. I wasn't given
to know
I know only that this guy
of the 22nd passed in a cold public hospital room, in which it was deny to him
and his own family, the amnesty to live his last hours, his last minutes, I'm
the silence and the private pain.
His life is terminated in
the middle of a turmoil, in a uproar of a
television turned on at substantial volume, in the laughter and in the
screams of a mob occasionally visiting his roommates. My father passed without
me hearing his breath, without me being able to see his soul fly out to the
neverending sky.
Today I'm here, not to
accuse, nevertheless to condemn, but simply to remember that if life has to
lived in dignity, even more dignity must.
the death. And this can be done without specific criteria nor additional
costs. It can be achieved following the spellings of our own heart and the
wisdom of our ancestors, who throughout the cult and respect for life, had
transmitted through time till reaching us, the respect and the culture of the death.
Fabio Barbarossa
venerdì 28 aprile 2017
Murmure...cellulare
Era una settimana professionale
come tante e a parte due trattamenti sanitari obbligatori ed una impegnativa
recrudescenza delle patologie similinfluenzali tutto volgeva al termine tra
alti e bassi e le minime soddisfazioni sindacali. Tutto ciò insomma che un
medico di campagna come me può auspicare. Sino a quando una giovane mamma col
suo ragazzo si presenta nel mio studio per problemi toracici e respiratori.
Dopo breve anamnesi faccio spogliare il giovane a torso nudo ed inizio una
accurata auscultazione del suo torace. Cuore e frequenza cardiaca regolare.
Murmure vescicolare normo trasmesso su tutto l'ambito polmonare. Un momento. A
livello basale sinistro sento un rumore respiratorio che mi insospettisce.
Ripasso sopra col fonendoscopio e mentalmente rivedo tutta la semeiotica che la
mia quasi quarantennale esperienza mi ha messo a disposizione. Sono preoccupato
ma non lo do a vedere. Poi, facendo uso della mia lungimiranza professionale,
guardo negli occhi il giovane malato e con malcelata pazienza chiedo:
- Hai per caso il cellulare in
tasca che sta suonando?
- Si, dottore, ma solo con le
vibrazioni.
Se la buonanima del Professor
Aresu, mio Docente di Patologia Medica avesse previsto oltre al regolare
murmure vescicolare anche le vibrazioni di un fantascientifico cellulare
vibrante in tasca, si sarebbe suicidato.
Fabio Barbarossa.
lunedì 24 aprile 2017
La Merde

La nostra Italia tende inesorabilmente
a precipitare verso il baratro dell'autodistruzione e, malgrado tutto, non si
riesce a trovare una soluzione unitaria che ci possa salvare tutti, o quasi. Da
tempo cerco di capirne il perché ma solo recentemente ho trovato la giusta
risposta. Dopo aver espletato, come tutti i comuni mortali, i vostri bisogni corporali,
provate a premere come d'obbligo, il pulsante dello sciacquone. Sotto di voi
un vortice d’acqua porterà via l'esito della vostra funzione intestinale,
comunemente nota come merda. Supponiamo per un istante che la nostra nazione
sia un appartamento e che il popolo italiano ne occupi le stanze in modo più o
meno confortevole. Una parte di questo si troverà in cucina ad abbuffarsi con
tutto ciò che trova, un'altra parte sarà in salotto a chiacchierare e a
pontificare sul senso della vita, un'altra parte ancora sarà in camera da letto
a dormire o semplicemente a procreare. Infine, una parte sempre più nutrita
sarà nella toilette in vicinanza del wc e da questo verrà attratto in una sorta
di vortice che fatalmente lo porterà al di fuori della casa insieme ad una dose
di escrementi. Nella parte alta del vortice ci saranno coloro che ancora
cercano di arrampicarsi sul bordo del water per potersi salvare, in quella
intermedia ci saranno coloro che col salvagente sono ancora convinti di poter
stare a galla, nella parte inferiore, infine, saranno presenti tutti coloro che
intrisi di merda si avviano ormai velocemente verso il buco nero dello scarico.
In Italia il problema è che ognuno di noi si trova in una stanza diversa e a
nessuno di quelli che vivono agiatamente interessa ciò che succede nella
toilette. Ma prima o poi anche i migliori water si intasano e può capitare che
gli escrementi possano tracimare in tutta la casa e persino nelle case dei
vicini. Occhio.
Fabio Barbarossa.
mercoledì 19 aprile 2017
Non
molto tempo fa al nome Kim Jong si sarebbe potuto associare il modello di
una Marca Automobilistica dell’Asia Centrale o ancor più semplicemente il nome
di uno dei tanti personaggi di origine asiatica che per la loro eccentricità
psicosomatica imperversano nel mondo asiatico. Neanche con la più fervida
fantasia si sarebbe potuto immaginare che questo ragazzone di 33 anni,
sbruffoncello e soprappeso, avrebbe messo in crisi la stabilità militare
dell’intero globo terracqueo. Così Kim Jong, dittatore Nord Coreano, attraverso
una serie di proclami, minaccia di far crescere funghi atomici in ogni dove. E
con chi entra in rotta di collisione? Nientemeno che con Donald Trump, che in quanto ad
immagine di bullo americano non è da meno. Se non fosse che la cosa è tremendamente
seria, ci sarebbe da sedersi in poltrona, con tarallucci e vino, per vedere come andrà a finire. Ma ho un
brutto presentimento. Istintivamente mi
viene da pensare: “ma se noi italiani prima o poi dovessimo avere un contenzioso
con Kim Jong, chi potremmo usare come controparte politico militare?” Chissà
perché mi viene in mente il nome di un bullo sbruffoncello toscano, che lascio a voi
immaginare chi sia, e la cosa mi preoccupa in modo particolare.
Fabio Barbarossa
Fabio Barbarossa
Pubblicato ne L'Unione Sarda del 12.04.2017
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